Il biossido di titanio è un minerale composto da ossigeno e titanio. Ha numerosi utilizzi: lo troviamo nell'alimentazione, nei prodotti cosmetici e anche nei medicinali.
Nei cosmetici, viene utilizzato come colorante bianco in dentifrici, creme, polveri sciolte e spray per capelli. Viene anche utilizzato come filtro UV in molti prodotti di protezione solare.
La notazione per il biossido di titanio nell'applicazione non è la stessa se è presente in forma nano o non nano:
- La menzione [nano] tra parentesi quadre deve essere utilizzata quando il biossido di titanio è presente sotto forma di nanoparticelle nella composizione dei prodotti.
È quando è presente sotto forma di nanoparticelle che è più controverso, perché queste molecole molto piccole potrebbero attraversare varie barriere fisiologiche ed entrare nell'organismo. Per questo motivo, l'ANSM raccomanda che i prodotti cosmetici contenenti nanoparticelle di biossido di titanio non vengano utilizzati su pelle lesa e permeabile.
Le nanoparticelle sono oggetto di ricerche per approfondire la conoscenza dei loro effetti e dei potenziali rischi a lungo termine per gli esseri umani. È importante sottolineare che, a causa delle loro dimensioni e composizione, sono difficili da rilevare e valutare.
Gli studi esistenti sembrano essere sufficientemente preoccupanti da aver indotto l'UE a vietare il biossido di titanio in forma nano nei prodotti di protezione solare che potrebbero comportare un'esposizione polmonare (spray e aerosol).
Per questo motivo è classificato come rischio moderato (bollino arancione).
- Il biossido di titanio non nano potrebbe rappresentare un problema se ingerito o inalato.
Diversi studi hanno individuato dei rischi se ingerito, motivo per cui è stato vietato nell'UE come additivo alimentare. Un recente studio dell'INRAE ha inoltre stabilito che le particelle di biossido di titanio possono passare direttamente attraverso le membrane mucose della bocca.
L'ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) lo ha classificato come sospetto cancerogeno di tipo 2 per inalazione, a seguito di una segnalazione dell'ANSES (Agenzia francese per la sicurezza sanitaria nazionale), che ne ha richiesto la classificazione come cancerogeno di tipo 1B. Sulla base degli studi condotti sugli animali, l'ANSES ritiene che la natura cancerogena sia provata. Tuttavia, la classificazione dell'ECHA è stata recentemente annullata dal Tribunale dell'UE, ma questa decisione non definitiva è attualmente oggetto di ricorso alla Corte di Giustizia dell'UE.
Per questo motivo è classificato come rischio moderato (bollino arancione) nell'analisi di dentifrici e spray solari (non nano).
- Nei prodotti che non rischiano di essere inalati o ingeriti, il biossido di titanio non nano è classificato come a basso rischio (bollino giallo), in quanto le particelle sarebbero troppo grandi per penetrare nella pelle quando vengono applicate per via cutanea.